La vallata di Abancay |
Dimitri ha ancora qualche problema con l'intestino... più che altro doloretti che vanno e vengono.
Infatti nella notte non riposa un granché e la mattina non è per niente di buon umore nonostante il sole che spacca le pietre (ma la giornata prevede ancora 1600 m di dislivello!).
Il primo sorriso viene fuori solo quando ci fermiamo a bordo pista a parlare con una vecchietta che cucina pezzettoni di maiale in un grande paiolo... la vecchietta chiede come facciamo ad andare a votare domani se andiamo a Cuzco in bici... ma soprattutto chiede se Dimitri (che sbarbato evidentemente dimostra 15 anni) è figlio di Alberto (che barbuto evidentemente ne dimostra 50)...
Ma le vecchiette peruviane si fanno di mastice a colazione?
Saliamo in mezzo agli eucalipti, tra simpatici belvedere, fino ad una casetta dove un signore ci fa assaggiare crudi i fagioli che sta sgusciando...
Arrivati al passo, che si affaccia a picco su Abancay da dove siamo partiti, 1600 metri sotto, cominciamo a scendere e ci accorgiamo che il cerchio della ruota posteriore della bici di Dimitri ha qualche problema. Ci penseremo a Cuzco... tanto pezzi di ricambio prima non ce ne sono.
Superate le ennesime aggressioni canine (rilevante quella da parte di un grosso cane nero che Dimitri semina in discesa - davvero non è giornata), arriviamo a Curahuasi, dove decidiamo di fermarci perché il paese successivo è a 50 km. Per Cuzco mancano 130 km, due passi e 2000 metri di dislivello)... intanto qui il paese si anima... è sabato sera... musica a tutto volume... e domani ci sono le elezioni!
FORSE x Cuzco ci sono 130 km, due passi e 2000 mt di dislivello....mi pare di aver capito dai post precedenti che non siete mai sicuri delle distanze ed altimetrie
RispondiEliminaPer fortuna, caro Alberto, Dimitri è lì con te che dimostri la pazienza di un saggio barbuto!;)
RispondiEliminaE come dicono gli scout: estote parati.
Ma voi non avete problemi.
Buon viaggio
P.s. ma avete abbastanza coca cola per Dimitri?
Silvia e Ale
bellissimo racconto di viaggio ciao ragazzi
RispondiEliminaUn abbraccio al nostro eroe sbarbato e a quello barbuto: adelante siempre adelante amigos! :-))
RispondiEliminaEsco adesso a fare un giro in bici e cerchero` di immaginare di essere nel paesaggio andino che state navigando. Non sara` troppo difficile viste le vostre ottime descrizioni e il fantastico diario di Viaggio. Disu, tieni botta con lo stomaco che passera`. Ancora buon viaggio!. Vedo dal conteggio che avete piu` di 10,000 visualizzazioni! Non e` da poco! Ciao
RispondiEliminaciao ragazzi vogliamo sentire dalla vostra voce questi racconti bellissimi
RispondiEliminaCiao Dimitri, sono la mamma di Paolo Peretti. Tutta la nostra famiglia ti segue con molto entusiasmo e, a dire il vero, anche un po' d'invidia visti i posti magnifici che ci descrivi. In bocca al lupo! Divertitevi e tratta BEN i cani!
RispondiEliminaCiao mi fa piacere sentire che ci seguite tutti ci vediamo presto.
EliminaP.S. non trattiamo male i cani sono loro che ci vogliono mordere
ciao Dimitri
Cinquant'anni e non sentirli!...eli
RispondiElimina1° - Il sorriso di Dimtri alla Signora era un infimo tentativo per estorcerle il maiale..senza cattiveria ma il profumo di una teglia di maiale dopo x km fa questo effetto
RispondiElimina2° - Dimitri ha sempre problemi con l'intestino... D'altronde, povero intestino, guardate cosa e quanto mangia!
3° - Nemmeno i vatussi riescono a fare 130 km in due passi perchè come tutti sanno fanno 2 metri. Quindi è un impresa molto difficile!