Rio Apurimac |
Purtroppo però di ripete lo schema della discesa eccessiva. Da 2700 passiamo a 1800. Eravamo contenti che oggi c'era un passaggio a 3715, pensavamo di avere in dislivello "umano" e invece addirittura il dislivello massimo mai coperto in questo viaggio. Altro che "un pò di salita"... tutto da rifare...
Verso Anta |
La strada costeggia il Rio con degli scorci bellissimi, poi lo abbandona e sale lungo il greto di un affluente con fondo sterrato causa lavori in corso in un ambiente rigoglioso e subtropicale.
Ad un tratto incontriamo Marianne e Clarisse, due sorelle francesi che sono partite da Huancayo pedalando e non hanno una meta precisa. Coraggiose. Il Perù è pericoloso per noi... ci immaginiamo per due donne da sole in bici... forse chiedono ospitalità alle donne andine (Verena Lepre, moglie di Luciano, grande coppia di ciclo viaggiatori, ci raccontava che funziona bene). Sono domande che ci vengono in mente a posteriori, perché dopo qualche chiacchera noi proseguiamo.
Ci fermiamo a Limatambo a fare scorta di liquidi e a fare merenda sotto un porticato da casa dello zio Tom e riprendiamo a pedalare. Appena fuori il paese (in fermento per le elezioni che oggi si celebrano in tutto il paese) ci sono le prime rovine incas!
Sono solo muri ma accidenti come sono poderosi e perfetti! Considerato che i loro discendenti ora edificano in mattoni di fango...
Durante la salita Dimitri dà prova di completa ripresa e spinge a velocità folli.
Poco sotto la cima ci fermiamo a compra due coche per alzare la glicemia. La ragazza che ce le allunga cammina su una gamba e una mano (con cui appoggia uno spessore di legno per terra) arrancando a pochi centimetri dal suolo e per darci il resto si appollaia su una tanica: un trauma ortopedico infantile? Incredibile. A proposito di accesso alle cure.
Dopo quasi 2000 metri di dislivello siamo in cima... anche per oggi è fatta. E pensare che non credevamo di farcela stavolta... scendiamo e ci fermiamo a Arta, una piccola cittadina a 25 km da Cuzco, dove arriveremo facilmente domani.
Durante la discesa sperimentiamo per la prima volta la spiacevole sensazione di essere bersaglio dei sassi lanciati dai bambini. Ci avevano detto che può succedere. Comunque poca cosa confronto alle centinaia di sorrisi festosi raccolti in questi giorni e anche oggi.
La serata si complica perché non abbiamo più valuta peruviana, i due bancomat non funzionano e l'agente di cambio stasera è di cattivo umore e non intende cambiarci gli euro. Stringiamo allora un patto con la polleria locale. Noi mangiamo da loro una milanesa, paghiamo in euro e loro ci danno il resto in soles (valuta peruviana)... e ci avanza anche qualche spiccio per due bei "ratones" in pasticceria!
Prima di dormire apprendiamo.che il nuovo sindaco di Lima sarà Lucio Cataneda. Ha la faccia da losco e spietato e un suo slogan elettorale di alcuni anni fa era "Robas, pero haces obras" (ruba ma fai)... tutto il mondo è paese...
prima i cani, adesso i sassi dei bambini. cosa avete fatto per meritarvi ciò?
RispondiEliminafamosa canzone di Antoine
RispondiEliminaciao Aberto.....bravissimi entrambi.
RispondiEliminaMi permetto alcuni suggerimenti: dopo Cuzco, sulla strada per Machu Picchu, non dimenticate la fortezza Inca di Ollantaytambo: bellissima.
Da lì potete prendere il treno per Aguas Calientes.
Su a Machu Picchu non dimenticate la "porta del sole" e di salire sulla cima dell'Huayna Picchu: panorama spettacolare della zona archeologica, ma anche di tutta la valle dell'Urubamba!!!
E mi raccomando.....attenti al "Pisco Sour"....peggio dei batteri peruviani!!!!!!
A presto e buon viaggio
alessio
Ciao Alessio.
EliminaGrazie dei consigli. Qui è stata chiusa la tratta Cuzco-Poroy e quindi la raggiungibilità di Machu Picchu è difficoltosa, non possiamo andare in bici perchè - oltre al problema tempo - avremmo anche quello di dove lasciare le bici. Ora siamo ospiti di OMG e stiamo studiando come inanellare Machu Picchu e Ollantaytampo.
Grazie!!!