Ieri sera ormai col buio ci raggiunge a S.Agustin Julian, il ragazzo francese che abbiamo incontrato a Colcha K. Viaggia con un carrello e come sia riuscito a trascinare anche il carrello in tutta quella sabbia in cui noi facevamo fatica a trascinare la bici, Dio solo lo sa.
Stamattina partiamo tutti insieme. I primi chilometri di strada sono di sabbia e di nuovo dobbiamo spingere. Poi il fondo migliora ma arriva la salita con un paio di guadi facili. Dopo il passo si scende in uno splendido canyon dove la strada è ancora sabbiosa ma scorre in mezzo a pareti rocciose e vicino a un piccolo corso d'acqua che consente all'erba di crescere e ai numerosi lama di nutrirsene. Quando il canyon finisce e si entra in una piana sconfinata, si è arrivati a Villa Alota, un paesino quasi disabitato di fango con le vie di sabbia dove facciamo una pausa pranzo monacale con acqua, crackers e formaggio su una panchina. Ripartiamo alla volta di Villa Mar che dista 49 km e salutiamo Julian. Sul più bello che abbiamo superato uno scalino di 200 metri di dislivello , siamo usciti dal tratto di strada sabbiosa e - udite udite - abbiamo vento a favore... dobbiamo fermarci: davanti a noi c'è in corso un forte temporale con una vera selva di fulmini. Lo slalom tra le trombe d'aria lo abbiamo fatto ma quello tra i fulmini decidiamo di evitarlo perché essendo noi l'unica cosa che sporge dal suolo nel raggio di diverse decine di chilometri, una certa possibilità di essere centrati c'è... più prudente montare la tenda anche se è presto e aspettare domattina... abbiamo viveri e acqua... recupereremo domani la strada.
Pregustiamo il risotto agli asparagi ma sul più bello che apriamo la pentola in cui Alberto per comodità aveva riposto la busta del risotto col fornellino... scopriamo che le vibrazioni della strada hanno fatto si che il fornellino tagliasse il sacchetto in cui era custodito, tagliasse anche la busta del risotto e facesse in modo che il sale in essa contenuto reagisse con l'alluminio della pentola: il risotto è immangiabile: in questo viaggio non vuole andarci bene con il cibo... non essendoci lama in giro e essendo comunque dotati della sola fionda, ripieghiamo su due zuppette ai funghi da 250 kcal a testa... ci consoliamo dopo cena con la visione sul minipc di Che/Guerriglia... quando capita di vedere un film in una tenda piantata in mezzo al deserto del Lipez mentre piove (nel deserto!).
Stamattina partiamo tutti insieme. I primi chilometri di strada sono di sabbia e di nuovo dobbiamo spingere. Poi il fondo migliora ma arriva la salita con un paio di guadi facili. Dopo il passo si scende in uno splendido canyon dove la strada è ancora sabbiosa ma scorre in mezzo a pareti rocciose e vicino a un piccolo corso d'acqua che consente all'erba di crescere e ai numerosi lama di nutrirsene. Quando il canyon finisce e si entra in una piana sconfinata, si è arrivati a Villa Alota, un paesino quasi disabitato di fango con le vie di sabbia dove facciamo una pausa pranzo monacale con acqua, crackers e formaggio su una panchina. Ripartiamo alla volta di Villa Mar che dista 49 km e salutiamo Julian. Sul più bello che abbiamo superato uno scalino di 200 metri di dislivello , siamo usciti dal tratto di strada sabbiosa e - udite udite - abbiamo vento a favore... dobbiamo fermarci: davanti a noi c'è in corso un forte temporale con una vera selva di fulmini. Lo slalom tra le trombe d'aria lo abbiamo fatto ma quello tra i fulmini decidiamo di evitarlo perché essendo noi l'unica cosa che sporge dal suolo nel raggio di diverse decine di chilometri, una certa possibilità di essere centrati c'è... più prudente montare la tenda anche se è presto e aspettare domattina... abbiamo viveri e acqua... recupereremo domani la strada.
Pregustiamo il risotto agli asparagi ma sul più bello che apriamo la pentola in cui Alberto per comodità aveva riposto la busta del risotto col fornellino... scopriamo che le vibrazioni della strada hanno fatto si che il fornellino tagliasse il sacchetto in cui era custodito, tagliasse anche la busta del risotto e facesse in modo che il sale in essa contenuto reagisse con l'alluminio della pentola: il risotto è immangiabile: in questo viaggio non vuole andarci bene con il cibo... non essendoci lama in giro e essendo comunque dotati della sola fionda, ripieghiamo su due zuppette ai funghi da 250 kcal a testa... ci consoliamo dopo cena con la visione sul minipc di Che/Guerriglia... quando capita di vedere un film in una tenda piantata in mezzo al deserto del Lipez mentre piove (nel deserto!).
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