Avremo bisogno di qualche giorno per riorganizzarci.
Il viaggio però continua, in fin dei conti la bici è uno stile, il nostro, ma non è il fine...
Mancavano 2000 km di discesa e pianura con vento a favore e a suon di carne argentina.
Ce lo meritavamo ma pazienza.
A Buenos Aires però entreremo nella città che non si vede. Quella di chi non aveva prospettive e invece grazie alla bellezza, all'amore e all'impegno ce l'ha fatta.
A zonzo in bici sulle Ande, da Lima a Buenos Aires (attraverso Perù, Bolivia, Cile,Argentina).
lunedì 24 novembre 2014
Il viaggio continua...
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Storie Zen. Fortuna sfortuna chi può dirlo.
RispondiEliminaC’era una volta in un lontano paesetto un povero contadino che traeva di che vivere da un campicello che lavorava assieme alla moglie e al figlio e con l’aiuto di un cavallo. Un giorno il recinto venne lasciato inavvertitamente aperto e il cavallo fuggì. I vicini, appresa la notizia, esclamarono: “Poveretto, che sfortuna, e adesso come farai a lavorare?”. Il contadino rispose: “Sfortuna, fortuna, e chi può dirlo!”
I vicini restarono perplessi nel sentire quella strana risposta. Dopo qualche settimana il cavallo che era scappato tornò portandosi dietro una mandria di cavalli selvaggi che furono rinchiusi nel recinto. I vicini, vedendo tutti quei cavalli, esclamarono: “Che fortuna!” E il contadino ancora una volta rispose: “Fortuna, sfortuna, e chi può dirlo!” I vicini restarono ancora più perplessi nel sentire quella risposta. Dopo qualche giorno, mentre il figlio stava domando uno dei cavalli, cadde a terra e si ruppe un piede. I vicini subito esclamarono: “Che sfortuna, e adesso come fai?!” E il contadino ancora una volta rispose: “Sfortuna, fortuna, e chi può dirlo!”. I vicini non sapevano più che cosa pensare del vecchio. "Forse è matto!", pensarono. Dopo qualche settimana comparvero in paese alcuni soldati che reclutavano i giovani validi per la guerra. Quando entrarono nella capanna trovarono il giovanotto zoppicante e naturalmente lo scartarono, mentre tutti gli altri giovani furono reclutati. I vicini non ci videro più: “Che mazzo, che fortuna!” E il vecchio contadino ancora una volta rispose imperturbabile: “Fortuna, sfortuna, e chi può dirlo”.
VI ABBRACCIAMO FORTE FORTE, AUGURONI A DIMITRI!!!
Grazie Cristina.
EliminaSiamo convinti che non sia appunto detto che sia sfortuna. La storia zen ci ha fatto riflettere.
Dai ragazzi, il meglio del meglio lo avete già vissuto. Ora potete riposarvi e riprendervi. La salute prima di tutto...Un abbraccio forte. Celina e Matteo
RispondiEliminaIl viaggio continua...chissà con quali altri colpi di scena...eli
RispondiEliminaciao... certo che continua... 'arrivare in vetta è difficile ma è ancora più difficile tornare indietro' papa Wojtyla ... intendeva che saper rinunciare è più difficile che continuare ad andare avanti; scelta che vi rende 'disu' anche moralmente, tutta la nostra stima ... Bravi
RispondiEliminaStefano e Ada
Certo, il viaggio continua e vi riserverà ancora tante ricche sorprese! Grande la vostra apertura e capacita di vivere il vostro viaggio al 100%.
RispondiEliminaIn bocca al lupo Dimitri e ancora buon viaggio.
Bravo il medico Alberto ad avere il sospetto clinico, bravo Dimitri ad aspettare fino in città in Cile.
RispondiEliminaDue viaggi in uno, chissà cosa vi riserverà questa ultima parte, considerando che la sfiga comporta sempre nuove opportunità (vedi le storie zen). Direte che x vederle servirebbero occhi buoni, ma è sufficiente aprire il terzo occhio :-). Un abbraccio solidale.
Vicino a Calamata c'è la miniera di Chuquicamata dove il Che , in motocicletta, ha avuto il primo assaggio di lotta proletaria. Un inchino.
ciaoflavio
Grazie Flavio. Abbiamo molto sentito parlare di Chuquicamata ed essere a 15 chilometri e non poter andare a vederla è stata una sofferenza! L'America Latina è così varia e bella che serviranno ancora molti giri in bici per potere dire di aver visto qualcosa!
EliminaChiedo scusa: vicino a CALAMA
RispondiEliminaHey...accendete lo spot che vado in astinenza!!!!
RispondiEliminaCavoli mi sono perso proprio la settimana clou (per lavori di ampliamento nucleo familiare, ndr)
RispondiElimina...comunque onestamente io avrei fatto volentieri a cambio anche solo per la metà delle esperienze che avete vissuto negli ultimi due mesi!
... e poi, ragazzi, la carne si mangia con la bocca mica con gli occhi, e visto che avrete certamente perso qualche etto, quale migliore occasione per recuperare un po' di peso!!!
Ciao da Manuccio