sabato 8 novembre 2014

50 metri sopra il Baldo

Notte impegnativa: in tenda 30-32 gradi, abbiamo inzuppato i materassini! L'indigestione di Dimitri di ieri si trasforma in colite già al risveglio. Ciò nonostante partiamo. Oggi la tappa è molto impegnativa perché torniamo sull'Altipiano a 4000 metri dopo una settimana a quote decisamente più basse.
Una volta su, scenderemo solo quando arriveremo in Argentina e sarà ora di dirigersi a Buenos Aires.
Durante la salita Alberto libera un asino a cui - come usano qui - sono state legate insieme le zampe anteriori perché non vada lontano. Poi manda a quel paese una vecchietta quechua che dopo 20 boliviani di bibite, vorrebbe essere pagata anche per farle una foto mentre lavora al telaio! Il tutto mentre Dimitri si sposta di cespuglio in cespuglio (e non per cercare insetti). Mentre saliamo la vegetazione cambia completamente: via i cactus e torna la puna, la vegetazione a cespugli tipica dell'Altipiano.
Facciamo pausa pranzo a Betanzos con le solite patatine e wurstel 
 fritti (salchipapas - non c'è altro), schivando un acquazzone e affrontiamo gli ultimi 46 km di salita lenta ma costante: quando arriviamo a Potosì sono 100 km tondi con 2285 metri di dislivello (dislivello massimo dall'inizio del viaggio); per i non addetti ai lavori è come partire dal livello del mare e arrivare 50 metri sopra il Baldo. Appena arrivati organizziamo subito la visita alle miniere del Diavolo per domattina: i minatori non ci saranno perché domani e dopodomani è la festa di Potosi ed è previsto anche l'arrivo del presidente Morales!

4 commenti:

  1. ma potete entrare nelle miniere così come se niente fosse? sono miniere chiuse o ancora in uso? pericolose o no?

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  2. FORZA ragazzi, l'Argentina si avvicina, PONTI vi sta aspettando al traguardo a braccia aperte a forma di cuore!!!

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  3. ciao ciao ciao ciao ciao ciao

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  4. Stai al occhio che nn si sa mai cosa si può nascondere dietro ai cespugli! Ciao

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