giovedì 2 ottobre 2014

Kishuara, il paese di fango

Andahuaylas
Oggi Radio Pedalande trasmette da Kishuara sulla via per Abancay, dove siamo accampati per la notte.
Stamattina siamo partiti tardi per dare a Dimitri la possibilità di testare le proprie condizioni fisiche.
Anche oggi ci siamo fatti i nostri 1300 metri di dislivello con passaggio (terzo e ultimo) a 4100. Da segnalare la pausa pranzo a base di formaggio locale (una pagnotta di formaggio fresco) che abbiamo disinfettato con amuchina viste le manine con cui la signora che ce lo ha venduto, lo ha preso. Buono però.
In discesa ci fermiamo a Kishuara. Strade non asfaltate, case fatte di mattoni di fango. Ci dicono che alla Comisaria (caserma dei carabinieri) possono ospitare. Ma i gendarmi ci rimandano ad un Hostal che di fatto è una stalla. Le due bambine che ci accolgono dicono che è tutto pieno (!) e che se vogliamo possiamo piantare la tenda in un fazzoletto di terra accanto a casa loro. Dimitri esegue la bonifica del sito (da sassi, ossi, rifiuti solidi organici e inorganici e... dal cane che non sembra avere intenzione di andare a dormire altrove). Riusciamo anche a fare una doccia goccia a goccia calda!
Mentre ci prepariamo per cenare scende il buio e il freddo (siamo a 3600). E si accendono le luci. Sbirciamo dentro casa dei nostri ospiti... non deve essere facile vivere in una casa di fango senza alcun confort eppure non solo sembrano perfettamente abituati ma pare che sia del tutto normale.
Torniamo in paese in cerca di cibo. E troviamo il comedor del paese dove mangiamo il solito lomo con papas (ri)frittas insieme ai gendarmi... piatto unico, mentre sullo schermo tutti guardano un film con Di Caprio e fuori imperversano le musiche elettorali (domenica ci sono le elezioni amministrative in tutto il Perù).
Torniamo in tenda dove ci addormentiamo nel tepore dei nostri sacchi a pelo già vestiti da bici per domani.
[speriamo di riuscire a caricare tutte le foto in arretrato - le zone in cui ci troviamo sono tra le più remote del viaggio e inviamo i post dal cellulare]


6 commenti:

  1. santa amuchina... sul formaggio non l'avevo mai provata però... sempre in gamba ragazzi...Eli

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  2. ciao ragazzi questo viaggio sara' sicuramente un libro molte belle le descrizioni che fatte poiche' trasmettono l'immagine che state vivendo ciao da g e s

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  3. Grandi! Le case con mattoni di fango, detti "adobe", sono tipiche dell'altoplano.
    Belle foto! Buon proseguimento
    Enzo

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    1. ciao Marta!! Ci sentiremo nei prossimi giorni. La foto del profilo è scattata sulle ande a 3.800 metri dove ho passato tre mesi:
      Ciao

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    2. Grazie Enzo per la precisazione. Se tu avessi tempo voglia di scrivere qualche riga di approfondimento, saremmo felici di pubblicarla sul blog. La tua esperienza arricchirebbe molto le descrizioni di chi come noi passa, vede ma non sempre capisce tutto.

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