Ad un tratto il motocarro (come al solito - dice Magdalena) si rompe ma nessun problema... si ripara.
Mentre il ragazzo alla guida provvede, noi passeggiamo chiacchierando con Magdalena nella pampa, Dimitri fotografa piante e uccelli e la moto è già pronta. Alle 11 siamo al caseificio dove vediamo mezzi e metodi di produzione e assaggiamo lo yogurt fresco e un bel pezzettone di formaggio stagionato! Vogliono migliorare sull'impacchettamento, ma i prodotti sono molto molto buoni.
Ringraziamo Magdalena e ripartiamo per percorrere i 40 chilometri che rimangono ad Ayaviri: naturalmente si rialza il vento contrario ma oggi non c'è fretta: ce la prendiamo con calma, ci godiamo il panorama nella valle dorata di erba secca (tra un po' arriveranno le piogge e qui tutto il paesaggio virerà al verde) e arriviamo da Vanni alle 14.30.
Doccia, passeggiata in centro e verso sera incontro con Melthon Vasquez e Fredy Vilca, direttori di T'ikariy e Cepas, le cooperative con cui MLAL sta collaborando per diversi progetti come quello di stamattina: parliamo con loro di associazionismo come via di sviluppo sostenibile per l'America Latina e in particolare per la riqualificazione del ruolo della donna ma anche di Sendero Luminoso e Teologia della Liberazione in Perù.
Ci offrono anche un posto di lavoro: Alberto potrebbe essere coinvolto in un progetto di monitoraggio della salute degli associati e Dimitri nella soluzione delle frequenti liti per i confini... ci penseremo.
Continuiamo poi il discorso con Vanni a casa davanti ad un bel piatto di pasta al pomodoro!
Intanto ieri ci sono state le elezioni in Bolivia. Evo Morales ha vinto con percentuali bulgare e i temuti disordini non sembrano esserci stati. Siamo liberi di entrare (da qui sono 3 giorni di pedalata), anche se prima andremo ad Arequipa accettando un invito...
Cari Alberto e Dimitri non ricordo esattamente come siano andati i viaggi precedenti. Credo che al ritorno da questo, le esperienze che state vivendo, vi avranno davvero arricchito. Tanto che non sarete più gli stessi!
RispondiElimina;-) silvia
Si si.. la "Magnalonga" ecco come si chiama questo percorso. 6000 km di mangiate accompagnate da Miss locali. I dislivelli servono per non lasciare segno!
RispondiElimina