Visto che siamo a Santa Rosa, Vanni chiama Magdalena (che noi abbiamo già conosciuto alla fiera di San Pablo) e ci organizza la mattina a visitare la raccolta del latte nella puna (pampa) andina e la visita alla planta quesera (il caseificio).
Alle 7.30 ci incontriamo con Magdalena e partiamo su un mezzo che in Italia non c'è: ha tre ruore ed la metà anteriore è una moto mentre quella posteriore è un carretto. Insomma un moto-carro! Noi siamo seduti con Magdalena e un altra ragazza sui bidoni vuoti per il latte nel carretto mentre un ragazzo guida la mezza moto. Sfrecciamo sugli sterrati della pampa circostanti Santa Rosa e ci fermiamo ad ogni casolare a raccogliere il latte munto oggi. La mungitura (sempre manuale) è spesso ancora in corso, così riusciamo ad assistervi. COOPAISAR la cooperativa che riunisce 15 produttori di latte, raccoglie 200 litri di latte al giorno in stagione secca che diventano 400 nella stagione delle piogge (quando le mucche hanno più alimenti a disposizione).
Ad un tratto il motocarro (come al solito - dice Magdalena) si rompe ma nessun problema... si ripara.
Grazie al progetto in corso sono stati in grado di comprare un nuovo motocarro ma la consegna costa e appena possibile lo faranno arrivare.
Mentre il ragazzo alla guida provvede, noi passeggiamo chiacchierando con Magdalena nella pampa, Dimitri fotografa piante e uccelli e la moto è già pronta. Alle 11 siamo al caseificio dove vediamo mezzi e metodi di produzione e assaggiamo lo yogurt fresco e un bel pezzettone di formaggio stagionato! Vogliono migliorare sull'impacchettamento, ma i prodotti sono molto molto buoni.
Ringraziamo Magdalena e ripartiamo per percorrere i 40 chilometri che rimangono ad Ayaviri: naturalmente si rialza il vento contrario ma oggi non c'è fretta: ce la prendiamo con calma, ci godiamo il panorama nella valle dorata di erba secca (tra un po' arriveranno le piogge e qui tutto il paesaggio virerà al verde) e arriviamo da Vanni alle 14.30.
Doccia, passeggiata in centro e verso sera incontro con Melthon Vasquez e Fredy Vilca, direttori di T'ikariy e Cepas, le cooperative con cui MLAL sta collaborando per diversi progetti come quello di stamattina: parliamo con loro di associazionismo come via di sviluppo sostenibile per l'America Latina e in particolare per la riqualificazione del ruolo della donna ma anche di Sendero Luminoso e Teologia della Liberazione in Perù.
Ci offrono anche un posto di lavoro: Alberto potrebbe essere coinvolto in un progetto di monitoraggio della salute degli associati e Dimitri nella soluzione delle frequenti liti per i confini... ci penseremo.
Continuiamo poi il discorso con Vanni a casa davanti ad un bel piatto di pasta al pomodoro!
Intanto ieri ci sono state le elezioni in Bolivia. Evo Morales ha vinto con percentuali bulgare e i temuti disordini non sembrano esserci stati. Siamo liberi di entrare (da qui sono 3 giorni di pedalata), anche se prima andremo ad Arequipa accettando un invito...
Alle 7.30 ci incontriamo con Magdalena e partiamo su un mezzo che in Italia non c'è: ha tre ruore ed la metà anteriore è una moto mentre quella posteriore è un carretto. Insomma un moto-carro! Noi siamo seduti con Magdalena e un altra ragazza sui bidoni vuoti per il latte nel carretto mentre un ragazzo guida la mezza moto. Sfrecciamo sugli sterrati della pampa circostanti Santa Rosa e ci fermiamo ad ogni casolare a raccogliere il latte munto oggi. La mungitura (sempre manuale) è spesso ancora in corso, così riusciamo ad assistervi. COOPAISAR la cooperativa che riunisce 15 produttori di latte, raccoglie 200 litri di latte al giorno in stagione secca che diventano 400 nella stagione delle piogge (quando le mucche hanno più alimenti a disposizione).
Ad un tratto il motocarro (come al solito - dice Magdalena) si rompe ma nessun problema... si ripara.
Grazie al progetto in corso sono stati in grado di comprare un nuovo motocarro ma la consegna costa e appena possibile lo faranno arrivare.
Mentre il ragazzo alla guida provvede, noi passeggiamo chiacchierando con Magdalena nella pampa, Dimitri fotografa piante e uccelli e la moto è già pronta. Alle 11 siamo al caseificio dove vediamo mezzi e metodi di produzione e assaggiamo lo yogurt fresco e un bel pezzettone di formaggio stagionato! Vogliono migliorare sull'impacchettamento, ma i prodotti sono molto molto buoni.
Ringraziamo Magdalena e ripartiamo per percorrere i 40 chilometri che rimangono ad Ayaviri: naturalmente si rialza il vento contrario ma oggi non c'è fretta: ce la prendiamo con calma, ci godiamo il panorama nella valle dorata di erba secca (tra un po' arriveranno le piogge e qui tutto il paesaggio virerà al verde) e arriviamo da Vanni alle 14.30.
Doccia, passeggiata in centro e verso sera incontro con Melthon Vasquez e Fredy Vilca, direttori di T'ikariy e Cepas, le cooperative con cui MLAL sta collaborando per diversi progetti come quello di stamattina: parliamo con loro di associazionismo come via di sviluppo sostenibile per l'America Latina e in particolare per la riqualificazione del ruolo della donna ma anche di Sendero Luminoso e Teologia della Liberazione in Perù.
Ci offrono anche un posto di lavoro: Alberto potrebbe essere coinvolto in un progetto di monitoraggio della salute degli associati e Dimitri nella soluzione delle frequenti liti per i confini... ci penseremo.
Continuiamo poi il discorso con Vanni a casa davanti ad un bel piatto di pasta al pomodoro!
Intanto ieri ci sono state le elezioni in Bolivia. Evo Morales ha vinto con percentuali bulgare e i temuti disordini non sembrano esserci stati. Siamo liberi di entrare (da qui sono 3 giorni di pedalata), anche se prima andremo ad Arequipa accettando un invito...
Cari Alberto e Dimitri non ricordo esattamente come siano andati i viaggi precedenti. Credo che al ritorno da questo, le esperienze che state vivendo, vi avranno davvero arricchito. Tanto che non sarete più gli stessi!
RispondiElimina;-) silvia
Si si.. la "Magnalonga" ecco come si chiama questo percorso. 6000 km di mangiate accompagnate da Miss locali. I dislivelli servono per non lasciare segno!
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