sabato 25 ottobre 2014

Mattina a Qualauma

Il carcere di Qualauma
Hai 15 anni e hai cercato di rubare un cellulare ma ti hanno beccato. Facciamo che intanto vai in carcere per 1 anno "preventivamente" in attesa di giudizio, poi l'avvocato spenna la tua famiglia per mandare avanti la tua pratica e quando questa arriva davanti al giudice questo ti condanna a 1 anno e mezzo di reclusione, così alla fine ti fai 2 anni e mezzo. Però non in un carcere qualunque... te li fai a San Pedro a La Paz: 100 metri x 100 metri con altre 4000 mila persone. Dove devi affittarti la cella (850 euro al mese) facendoteli mandare dalla tua famiglia perché dentro San Pedro devi lavorare per vivere ma sei sfruttato dai gruppi di potere perché il carcere è in realtà un enclave in cui la polizia sorveglia gli accessi ma non quello che succede dentro e anzi prende la tangente per far passare traffici illeciti.
Sei provi a scappare, non c'è problema... vanno a cercare la tua famiglia.
Poco dopo che sei entrato in questo inferno per te e per i tuoi cari, arriva un gigante buono che si chiama Riccardo Giavarini, rispettato da tutti, e ti propone di andare a Qualauma, dove ci sarà Roberto Simoncelli che ti seguirà e dove ci sono altri ragazzi come te, dove non c'è sfruttamento né ci sono sistemi di ricatto, dove avrai assistenza legale gratuita e dove - fin tanto che dovrai stare dentro - potrai studiare e/o imparare un lavoro (panettiere, falegname, cuoco, agricoltore, allevatore), dove potrai partecipare a laboratori d'arte (pittura, teatro, scrittura, musica), dove potrai fare sport, leggere e anche avere assistenza spirituale e psicologica se ti andrà.
Tutto questo non è fantasia è quello che succede a La Paz se hai 15 anni, hai cercato di rubare un cellulare ma ti hanno beccato (oppure anche solo se qualcuno dice che sei stato tu).
Questa mattina abbiamo visitato Qualauma, il carcere minorile di La Paz, accompagnati da Roberto Simoncelli, nostro coetaneo, da 10 anni qui a La Paz e referente per Progetto Mondo MLAL a Qualauma, che ci ha illustrato tutto l'impegno del MLAL per la riforma della giurisprudenza boliviana e la sua applicazione ai minori.
Abbiamo visto le strutture e parlato con in ragazzi. L'85% di loro sono in attesa di giudizio da anni alcuni perché accusati di crimini gravissimi ma la maggior parte per crimini di poco conto. Grazie al sostegno "multidimensionale" che ricevono a Qualauma, riescono a ricostruirsi come persone fino al punto a volte di chiedere e ottenere il perdono dalle vittime.
La ricaduta nel crimine è bassissima confronto a chi rimane a San Pedro. La struttura è così apprezzata che volendo i ragazzi potrebbero evadere con facilità ma capiscono subito che per loro stare lì è meno negativo che uscire.
I ragazzi non vogliono parlare di sé né delle propria storia ma preferiscono parlare di cosa fanno lì loro e cosa facciamo lì noi e dopo il primo imbarazzo (reciproco), spesso emerge qualche sorriso.
I ragazzi - ci racconta Roberto - leggono molto e non "robetta" ma Mario Vargas Llosa, la Bibbia e altri libri impegnati. Purtroppo la biblioteca del carcere non è molto fornita.
Abbiamo proposto a Roberto che tutti i fondi che i nostri lettori verseranno con questa causale andranno ad alimentare la biblioteca del carcere: per dare il proprio contributo è possibile
- disporre un bonifico sull'IBAN IT07J0501812101000000511320 (Banca Etica) a favore di Progetto Mondo MLAL
- donare con carta di credito cliccando https://mlal.fundfacility.it/?cam_rid=244
CAUSALE: "PEDALANDE - BIBLIOTECA QUALAUMA"

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