Dopo 24 ore di paesaggi subtropicali prima e campagne poi, con molte ore di ritardo siamo arrivati a Buenos Aires.
Le bici hanno viaggiato per conto loro tramite corriere perché la compagnia di viaggi in bus con cui avevamo comprato il biglietto diceva che sul bus non c'era posto (ma il bus era vuoto).
Morale della favola arriviamo a Buenos Aires e la bici di Alberto ha il deragliatore posteriore in posizione perpendicolare a quella normale e quella di Dimitri ha il lato destro del portapacchi anteriore rotto. Dimitri è nero... anche se la pedalata è finita... pagare per farsi rompere l'attrezzatura...
Nemmeno un asado con birra raddrizza l'umore...
Ci dicono che all'Areoparque - l'areoporto dei voli nazionali, a 3 km dal terminal dei bus - c'è un ufficio di Iberia (dobbiamo modificare la prenotazione aerea per il volo di ritorno).
Ci spostiamo in bici... dopo 1 km un fuoristrada taglia la strada a Dimitri, tocca una delle borse laterali, Dimitri finisce contro il marciapiede e inevitabilmente cade: escoriazioni alle mani, contusioni a mento, labbro superiore, torace e gamba sinistra... l'autista del fuoristrada e due portuali si fermano e Alberto, provvede a medicarlo.
Non sembra niente di grave ma un polso gli duole particolarmente. Vedremo... se si gonfia, faremi i raggi.
All'Areoparque l'ufficio di Iberia non c'è... ci hanno dato ancora una volta un'informazione sbagliata e Dimitri ha rischiato di farsi male inutilmente.
Quando arriviamo nel centro l'ufficio di Iberia è già chiuso.
Ci dirigiamo verso il collegio salesiano dove Don Vittorino, il sacerdote veronese punto di riferimento di Ponti Onlus, ci aspetta.
Quanto arriviamo ci accoglie con affetto, in particolare Dimitri - che è così nero che non parla neanche più - e ci porta all'alloggio: un appartamento con tre stanze, bagno e cucina in al sesto piano di un palazzo nel centro della capitale argentina!
Le bici hanno viaggiato per conto loro tramite corriere perché la compagnia di viaggi in bus con cui avevamo comprato il biglietto diceva che sul bus non c'era posto (ma il bus era vuoto).
Morale della favola arriviamo a Buenos Aires e la bici di Alberto ha il deragliatore posteriore in posizione perpendicolare a quella normale e quella di Dimitri ha il lato destro del portapacchi anteriore rotto. Dimitri è nero... anche se la pedalata è finita... pagare per farsi rompere l'attrezzatura...
Nemmeno un asado con birra raddrizza l'umore...
Ci dicono che all'Areoparque - l'areoporto dei voli nazionali, a 3 km dal terminal dei bus - c'è un ufficio di Iberia (dobbiamo modificare la prenotazione aerea per il volo di ritorno).
Ci spostiamo in bici... dopo 1 km un fuoristrada taglia la strada a Dimitri, tocca una delle borse laterali, Dimitri finisce contro il marciapiede e inevitabilmente cade: escoriazioni alle mani, contusioni a mento, labbro superiore, torace e gamba sinistra... l'autista del fuoristrada e due portuali si fermano e Alberto, provvede a medicarlo.
Non sembra niente di grave ma un polso gli duole particolarmente. Vedremo... se si gonfia, faremi i raggi.
All'Areoparque l'ufficio di Iberia non c'è... ci hanno dato ancora una volta un'informazione sbagliata e Dimitri ha rischiato di farsi male inutilmente.
Quando arriviamo nel centro l'ufficio di Iberia è già chiuso.
Ci dirigiamo verso il collegio salesiano dove Don Vittorino, il sacerdote veronese punto di riferimento di Ponti Onlus, ci aspetta.
Quanto arriviamo ci accoglie con affetto, in particolare Dimitri - che è così nero che non parla neanche più - e ci porta all'alloggio: un appartamento con tre stanze, bagno e cucina in al sesto piano di un palazzo nel centro della capitale argentina!
Non vi piace vincere facile eh??? Coraggio ragazzi nella sfortuna state nuotando da campioni! Coraggio siamo con Voi!
RispondiElimina.................... che devo dire? vediamo.....non mi viene da dire niente.almeno non cose "dicibili" qui. tornate presto a casa e basta. evidentemente il 2014 NON è il nostro anno e Dimitri lo sa bene
RispondiEliminaRagazzi mi dispiace ...lì non fanno un rito per allontanare la negatività?!...dai state positivi...pensate alle cose meravigliose che avete visto...eli
RispondiEliminaMi dispiace molto per l'incidente occorso a Dimitri, speriamo non sia niente di grave al polso e che la permanenza a Buenos Aires possa riservarvi dopo questo difficile inizio balsami lenitivi per corpo e cuore. Un caro abbraccio Cristina
RispondiEliminaci dispiace tantissimo di tutto cio' - forza Dimitri e Alberto - tanti auguri ciao - Gabriella e Stefano
RispondiEliminaMa ... siete sicuri di avere fatto bene i riti propiziatori alla Pacha Mama. E poi mi viene da pensare che lo lo Yatiri che a suo tempo vi ha fatto la challa sia stato tarocco. Dai su col morale fatevi un robusto assado o churrasco con patatine fritte e delle birre fresche a dovere!!!
RispondiEliminaMai attaccarsi alle cose materiali! Facie dirlo difficile farlo!Per esperienza Dimi ti capisco! ☺ ciao disumani ci si vede al vostro ritorni
RispondiEliminaArrivati a Buenos Aires!!!!! disfruten de esa maravillosa ciudad ... un abrazo Andrea
RispondiEliminaciao, forza non demoralizzatevi ... avete fatto cose fantastiche !!
RispondiEliminastefano e ada
Godetevi questi ultimi scampoli di viaggio. Grande Dimi: tornerai con i segni della fatica e del dolore. SANTO SUBITO. Avete entrambi realizzato un'impresa epica. Qua la mano ................................... Marcusen
RispondiEliminaDavvero avete fatto cose fantastiche! Un saluto dall'emisfero boreale del continente da parte nostra e della comunità italiana con cui abbiamo condiviso il vostro ricchissimo blog!
RispondiEliminaDispiace sentire che alla fine di tutto le note negative vogliano prendere il sopravvento su un avventura che invece nell'insieme da spettatore e` stata positiva ed unica. Non lasciatevi abbattere. Una reazione adesso rendera` tutto ancora piu` interessante. Godetevi il tempo che avete in Argentina, posto sicuramente ricco di esperienze ancora da vivere.
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