Abbondante colazione con pancake, dulce de leche e latte e cioccolato (viva viva San Eusebio - il proprietario!) insieme a tedeschi e spagnoli.
Dura vita del ciclista andino...
Saliamo un passo facile e scendiamo su fondo sabbia (dove la bici scavano lunghe piste da biglie in cui purtroppo non abbiamo tempo di fermarci a giocare) fino ad un piccolo salar prima e alla Laguna Verde poi. La laguna è grande e di un intenso verde smeraldo e si trova sotto due splendide montagne: una è il Licancabur, un altro vulcano di 6000 metri (su cui non si può salire in
Non ci sono uccelli perché le acque contengono arsenico (motivo della colorazione).
Ci fermiamo a mangiare alla casa delle guide del Parco dove troviamo una grossa pastasciutta e un pò di carne.
Ancora 5 km e siamo all'asfalto! E poi 42 km di discesa fino a San Pedro di Atacama che filano lisci lisci!
Siamo fuori dalla Bolivia: ci voltiamo l'ultima volta a guardare le montagne boliviane. Un paese molto "duro", ma che spettacolo incredibile! E gli ultimi 600 km di sterrato nel deserto sono stati durissimi ma indimenticabili!
Intanto ci consoliamo con un superasado (che non è argentino ma va benissimo)... pollo, manzo, maiale... San Pedro sia lodato!
ciao, ora riposate un attimo ... attendiamo con ansia notizie di Dimitri
RispondiEliminaStefano y Ada
I vostri racconti sono meravigliosi, si percepisce il vostro entusiasmo (certo, si capisce molto più grande della fatica e degli imprevisti), e la vostra gioia del viaggio! Bellissimo davvero!
RispondiEliminaCaro Alberto, Tantissimi auguri per domani (24) da tutti noi e buon Cile.
Chiara, Francesco e JP
Ho fatto il percorso,non tutto, in senso contrario in macchina e pulman ed è stato durissimo! !! Penso che pochi al mondo come voi. Racconti e foto emozionanti, la prima cosa che cerco al mattino. Ricaricate le pile a san Pedro per l'ultimo tratto. Un abbraccio ciaoflavio
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